Ansia: un esercizio di rilassamento e di controllo
Il noto stato di agitazione e apprensione conosciuto come ansia può presentarsi sotto diverse forme: pensieri ossessivi, agitazione, tensione muscolare, cefalea … ecc.
Quando proviamoansianon viviamo il presente, non ci godiamo il presente, non ci andiamo bene, siamo insofferenti … è necessario quindi abituare il cervello a vivere il presente, il qui ed ora, e il seguente esercizio è stato creato appositamente.
L’ansia si caratterizza da una componente somatica e una componente cognitiva. I sintomi di tipo somatico possono essere: tensione muscolare, facile affaticabilità, tremori. Ulteriori sintomi fisici possono essere gastrointestinali (nausea, gastrite, …) , dermatologici (orticaria, rossore, eccessiva sudorazione), respiratori (sensazione di soffocamento, difficoltà di respirazione), cardiovascolari (tachicardia, ipertensione). A livello cognitivo si ha una difficoltà di concentrazione
Perché questa sintomatologia?
Questa sintomatologia serve a noi mammiferi per reagire ad eventi pericolosi. Infatti questi tratti caratteristici dell’ansia preparano il corpo ad affrontare la minaccia.
Per ogni tipo di ansiac’è un protocollo adatto, per questo è utile affidarsi ad uno psicoterapeuta.
Che differenza c’è tra la zebra e l’essere umano?
Noi essere umani abbiamo la capacità di ricordare e di anticipare gli eventi. Superato il pericolo infatti, la zebra torna tranquilla alle sue attività quotidiane, noi, invece, dopo un evento stressante continuiamo a ricordarcelo e a temere che possa accadere un’altra volta.
Per il nostro corpo infatti non c’è molta differenza tra ciò che pensiamo in uno stato emotivo e ciò che accade oggettivamente, per cui il corpo continua a reagire e a produrre sintomi di ansia.
Cosa fare quando si presenta una sintomatologia di ansia?
E’ importante consultare uno specialista che aiuta a capire da dove nasce l’ansia, in quale contesto e quali protocolli sono utili per risolvere la problematica.
Dott. Paolo Ballaben
Psicologo Psicoterapeuta Specialista in Ipnosi Ericksoniana
Quella che viene definita come ansia da prestazione, in ambito sessuale, colpisce uomini e donne che spesso guardano con molta importanza alla propria prestazione, con il desiderio di essere sempre all’altezza e allo stesso tempo la paura di non soddisfare il/la partner. Sono proprio questi pensieri ad impedire una serena esperienza sessuale, portando come possibili conseguenze un calo del desiderio, difficoltà nell’ottenere o mantenere l’erezione (nel caso maschile) e raggiungere l’orgasmo (nel caso femminile).
Le persone che soffrono uno stato di ansia da prestazione, a causa del significato che attribuiscono al rapporto sessuale, iniziano a vivere la sessualità con timore e mancanza di naturalezza sempre maggiori; a lungo andare questa tensione può compromettere non solo il rapporto di coppia, ma il modo in cui ognuno percepisce l’altro sesso. In certi casi l’ansia da prestazione sessuale può sfociare in veri e propri disturbi psicologici: difficoltà nell’eccitamento, disfunzioni erettili, eiaculazione precoce, anorgasmia, dispareunia.
La ragione scatenante è quindi l’ansia, stato apprensivo che comporta timore per un evento futuro. La paura che tale evento appunto si presenti diventa così forte da presentarsi nel momento stesso in lo si pensa.
Disfunzione erettile: in questo articolo si descrivono le cause e la terapia di questo problema.
Nell’articolo si spiegano le cause della disfunzione erettile e l’utilità della terapia ipnotica
Con il termine disfunzione erettile si intende l’incapacità occasionale o continua di ottenere o di mantenere l’erezione durante un rapporto sessuale.
Disfunzione erettile
Una conseguenza della disfunzione erettile è che essa avvia un circolo vizioso che genere innanzitutto ansia da prestazione nei soggetti afflitti da questo problema. Quest’ansia aggrava progressivamente la disfunzione erettiva stessa, causando ulteriore frustrazione sia in chi ha il problema, sia nel suo partner.
Quali sono le possibili cause?
In molti casi la disfunzione deriva sia da cause organiche sia da cause psicologiche.
Le cause all’origine della disfunzione erettile possono essere:
Una ricerca svolta nel 2014 dall’Università di Zurigo (pubblicata sulla rivista Sleep) ha effettivamente spiegato che l’ipnosi abbia un ruolo importante nel trattamento dell’insonnia, fatto che era già stato dimostrato da vari studi.
Ma come si entra in uno stato ipnotico? Nel seguente video si potrà vedere una induzione ipnotica.
Il video seguente presenta il caso di Sara, una ragazza ventitreenne, fidanzata e che a breve inizierà un nuovo lavoro. Questa ragazza arriva in consultazione per sintomi ansiosi, umore un po’ depresso e una vaga sensazione di insicurezza generale.
Cos’è la dipendenza affettiva? Come si interviene con l’ipnosi?
Sara presenta alcune caratteristiche che rendono ipotizzabile una forma di dipendenza affettiva:
Chiede consigli continuamente
Ha sempre bisogno di rassicurazioni
Non sa bene come comportarsi se non c’è qualcuno che le dica cosa fare.
Rovigo: gli psicologi di Modelli di Cambiamento e la terapia dell’ansia. In questo articolo si spiega la terapia con l’ipnosi contro i disturbi d’ansia.
Questo problema coinvolge aspetti psicologici (rimuginamenti, paura per il futuro, senso di insicurezza) e aspetti più legati al corpo, come:irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, facile affaticabilità, tensione muscolare, tachicardia, difficoltà a dormire, respiro affannoso. In questi casi, in generale, l’ansia rimane un “sottofondo” costante che non raggiunge quasi mai picchi elevati come negli attacchi di panico.
Quali sono le cause dell’ansia?
Quali possono essere le cause dell’ansia generalizzata?
Diverse ricerche (ad es.: Barlow, 2002) hanno dimostrato l’influenza di fattori genetici ed ereditari in casi d’ansia generalizzata, che andavano ad associarsi ad una vulenrabilità psicologica dei pazienti.
Altri esperimenti (Craske, 2003) hanno dimostrato che le donne hanno una maggiore predisposizione a sviluppare disturbi d’ansia rispetto agli uomini, a causa, si presume, di fattori ormonali.
L’età inoltre avrebbe un ruolo importante nell’insorgenza del disturbo d’ansia generalizzato. Nello specifico più si è giovani più l’ansia può manifestarsi in modo evidente.
L’ambiente (familiare, lavorativo, ecc…) plasma il carattere di ognuno di noi come dimostrano varie ricerche scientifiche (Cloninger, 1994; Fruyt e collaboratori, 2000). Per questo motivo nell’ansia generalizzata hanno rilevanza, i modelli familiari di riferimento, le relazioni interpersonali, l’ambiente lavorativo e familiare.
Le condizioni psicofisiche sono un altro importante fattore che può scatenare uno stato ansioso. Una persona in salute è meno vulnerabile rispetto ad una persona malata ed è per questo che l’ansia è spesso collegata a malattie croniche come la sindrome dell’intestino irritabile ed i tumori.
Come si può curare l’ansia generalizzata?
Constatato quindi che l’ansia generalizzata potrebbe avere diverse origini, è fondamentale per il professionista (psicologo – psicoterapeuta) eseguire una diagnosi approfondita che comprenda un colloquio e test adeguati, con lo scopo di individuare quali sono le cause preminenti del problema portato dal paziente, questo perché la psiche di ognuno di noi ha caratteristiche particolari quindi è importante conoscere la personalità del paziente con ansia per impostare un trattamento efficace che porti risultati in tempi brevi.’ipnosi Ericksoniana è uno strumento rapido ed efficace nel trattamento dell’ansia perché tramite la regressione ipnotica, le tecniche di svelamento, di affetto ponte e di attenuazione dell’affetto si possono rivivere alcune situazioni del passato (ad es.: relazioni con familiari, amici, compagni di classe), collegate all’ansia,con nuove risorse aumentando il senso di sicurezza, di autostima e di autoefficacia del paziente rendendolo più sicuro e meno ansioso.
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